Kazakistan - ANTICO E MODERNO SULL’ANTICA VIA DELLA SETA

Sauran

Sauran

Deserto del Mangystau

Deserto del Mangystau

Astana, l’attuale capitale

Astana, l’attuale capitale

Interno di una tenda di nomadi kazaki

Interno di una tenda di nomadi kazaki

Kolsai National Park

Kolsai National Park

I petroglifi di Tamgaly (Unesco)

I petroglifi di Tamgaly (Unesco)

Turkestan, il Mausoleo di Khoja Ahmed Yassawi

Turkestan, il Mausoleo di Khoja Ahmed Yassawi

Charin Canyon

Charin Canyon

Almaty, la capitale storica

Almaty, la capitale storica

 

Kazakistan - ANTICO E MODERNO SULL’ANTICA VIA DELLA SETA

"Il Kazakistan è un oceano di terra le cui onde, nei secoli, sono stati i popoli” (Fosco Maraini).

Una delle ultime frontiere del turismo, attraversato per secoli da popoli nomadi, da diplomatici che si recavano nella capitale mongola Karakorum e, nella sua parte meridionale, anche da mercanti e avventurieri su una delle rotte dell’antica ‘Via della Seta’.

Le 50 diverse etnie presenti nel paese testimoniano i millenari intrecci tra popoli di origini asiatiche, europee, turche, persiane, russe, mongole e cinesi. Antiche tradizioni, usanze e leggende, filtrate nei secoli attraverso le dominazioni di Unni, Mongoli, Turchi, Zar russi e periodo sovietico.

Il Kazakistan è il primo produttore al mondo di uranio, ma possiede anche ampie riserve di petrolio, gas, carbone, zinco, piombo, rame, carbone, argento e oro; inoltre è una delle poche nazioni che dispongono di “terre rare” (REE, rare earth metals), elementi indispensabili nelle produzioni della transizione ecologica e digitale.

Sotto il profilo geo-politico il Kazakistan è la nona nazione al mondo per dimensioni, con una superficie pari a tutta l’Europa Occidentale, ma con solo 19 milioni di abitanti. Tra le cinque repubbliche post-sovietiche del centro-asia è l’unica a confinare con la Russia sia a Nord che a Ovest: la frontiera si estende dal fiume Volga, alla Siberia fino alla Mongolia ed è uno dei confini più lunghi al mondo, secondo solo a quello tra Stati Uniti e Canada. Da notare che parte del territorio kazako appartiene geograficamente all’Europa, trovandosi a occidente del fiume Ural.

Il Kazakistan non ha sbocco sul mare, infatti il Mar Caspio nonostante il nome, è considerato un lago.

 

Una terra davvero sconfinata, con immense steppe, deserti, canyon, montagne, laghi ma anche sorprendenti città antiche o ultra-moderne.

Si inizia con Almaty , vecchia capitale russa (fino al 1997), centro culturale, economico e scientifico, nonché città più grande del paese con una popolazione di circa 1,8 milioni di persone.

Si prosegue con Taraz è una delle più antiche città del Kazakhstan, costruita dagli antichi sogdiani.

Degna di nota Sauran, la meglio conservata (cinta muraria e bastioni) e suggestiva.

Senza dimenticare Sayram, antico avamposto della ‘Via della Seta’ lungo la rotta che da Taraz portava a Samarcanda.

Shymkent è attualmente la terza città più popolosa del paese, di cui è stata storicamente al centro di diverse rotte interne.

A Turkestan sorge il complesso architettonico più famoso del Kazakistan, nonché il sito di pellegrinaggi più venerato, il mausoleo di Khoja Ahmed Yasawi (patrimonio Unesco), capolavoro dell’arte timuride fatto costruire da Tamerlano verso la fine del XIV secolo.

L’attuale capitale del paese è Astana, la “Dubai delle steppe”, eccentrica e moderna con i suoi edifici progettati da architetti di fama internazionale.

 

Tra le tante meraviglie naturalistiche del paese vanno sicuramente citate:

- il Deserto dipinto del Mangystau, uno dei luoghi più affascinanti e impervi, dove si trova la leggendaria Moschea sotterranea di Shopan Ata

- lo spettacolare Charyn Canyon (Valle dei Castelli) dalle rocce scolpite in forme bizzarre

- il Parco Nazionale Altyn-Emel, famoso per le numerose specie di uccelli, animali e piante, ma soprattutto per la “duna canora” (lunga duna di sabbia che con il vento emette un suono particolare)

- la Necropoli di Besshatyr, uno dei principali gruppi di tombe sciite esistenti al mondo

- iI sito archeologico della Gola di Tamgaly (patrimonio Unesco), 4.000 incisioni rupestri (petroglifi) risalenti all’età del bronzo ed epoche successive; tra le immagini rappresentate si riconoscono donne partorienti, scene di caccia, idoli con la testa a forma di sole e vari animali

- i Laghi di Kolsai, tre laghi dal colore blu intenso, incastonati tra ripide colline coperte di abeti rossi ai piedi del Küngey Alatau; senza dubbio di una delle zone più scenografiche di tutto il paese

- la Riserva Naturale di Aksu-Zhabagly tra valli verdeggianti, fiumi impetuosi, vette innevate e imponenti ghiacciai

- Tian Shan, le montagne più alte e spettacolari del Kazakistan, al confine con Kirghizistan e Cina. Tra queste il Mramornaya Stena (Muro di Marmo) raggiunge i 6.400 metri di altitudine, ma è il Khan Tengri la vetta più bella e impegnativa con i suoi 7.010 metri.

 

L’ampia offerta turistica del Kazakistan propone le soluzioni più varie e disparate: dalla tenda nomade agli hotel a 5 stelle; dalle escursioni a cavallo agli spostamenti in limousine; dai ristoranti di lusso ai cibi tradizionali dell’Asia centrale.